Tirana, la capitale dell’Albania, è una città relativamente piccola, che può essere facilmente visitata in un paio di giorni, la sosta perfetta per tutti coloro che stiano viaggiando nei Balcani e vogliano concedersi una sosta al di fuori dalle piste più battute. Vediamo quindi quali siano le maggiori attrazioni di questa città e come si possa spendere al meglio una visita di due giorni a Tirana.

Il punto di partenza è senz’altro Piazza Scanderberg, piazza principale della città e centro storico dell’intero paese: da qui possiamo visitare i principali monumenti storici della capitale albanese. Ristrutturata nel 2017, la piazza porta il nome del condottiero albanese Giorgio Castriota Scanderberg, che nel quindicesimo secolo guidò la resistenza armata contro i Turchi. Fonte d’ispirazione per la letteratura e le arti albanesi, Scanderberg è oggi commemorato a Tirana nella statua equestre a lui dedicata.

Al tempo dell’occupazione turca risale invece la moschea Et’hem Bey, costruita tra la fine del diciottesimo e l’inizio del diciannovesimo secolo. Chiusa durante gli anni di regime comunista, la moschea fu riaperta nel 1991, quando una folla di 10.000 persone sfidò le autorità per entrare nella moschea a pregare: la polizia non intervenne e il momento segnò una pietra miliare nella conquista delle libertà religiose in Albania. Da notare gli affreschi che rappresentano ponti, alberi e cascate: un tipo di decorazione raro nell’arte islamica.

La Torre dell’Orologio, costruita nel 1822 da Etëhem Bey Mollaj, il poeta albanese che contribuì alla costruzione della moschea Et’hem Bey, conteneva originariamente una campana proveniente da Venezia. Oggi adottata come simbolo di Tirana, la Torre dell’Orologio è un’altra espressione della presenza ottomana in Albania.

Per un esempio di architettura cattolica moderna possiamo dirigerci invece alla Cattedrale di S. Paolo, completata nel 2002. La pianta della chiesa è basata sulle forme di un triangolo e di un cerchio, che rappresentano rispettivamente la Trinità e l’Eternità di Dio. Con una statua di Giovanni Paolo II e una di Madre Teresa, la Cattedrale rappresenta il ritorno alla religiosità del periodo post-comunista.

Da non perdere è poi la Piramide, nota anche come Museo Enver Hoxha. Hoxha fu il leader dell’Albania comunista dal 1944 al 1985 e la piramide fu concepita da sua figlia come monumento commemorativo. Negli ultimi decenni fu più volte proposto di abbattere la piramide e costruire un’altra struttura al suo posto, ma la maggioranza della popolazione albanese si dichiarò contraria all’abbattimento.

Per concederci un pranzo nella parte più giovane e vivace della città possiamo dirigerci poi al Blloku (da “Block), un’area piena di negozi, ristoranti e caffè che rappresenta il risveglio economico dell’Albania post-comunista. Durante la dittatura quest’area era preclusa ai comuni cittadini e solo i membri del politburo avevano il permesso di risiedervi. Oggi è il quartiere più trendy della città e un pomeriggio passato a girare fra suoi i negozi e caffè è il modo migliore di esplorare la nuova Tirana.

Da qui possiamo poi visitare Piazza Madre Teresa, dedicata alla missionaria di Calcutta, di origine albanese: un esempio di architettura razionalista risalente all’epoca dell’occupazione italiana in Albania, la piazza ospita l’Università di Tirana e il Museo Archeologico.

Tutto da esplorare è poi il Parku i Madh, il cuore verde di Tirana: anch’esso chiuso ai cittadini durante gli anni di dittatura, è oggi un bellissimo parco aperto al pubblico.

Per cena dirigiamoci nuovamente al Blloku: dalla cucina tradizionale alla gastronomia internazionale, l’area offre il meglio della ristorazione albanese e costituisce il punto di partenza perfetto per esplorare la nightlife di Tirana.

Per chi voglia passare un secondo giorno a Tirana, è una buona idea visitare i musei offerti dalla città, cominciando di nuovo da piazza Scanderberg. Il Museo Storico Nazionale è il museo più grande del paese e raccoglie una vasta selezione di oggetti storici, dall’antichità al periodo post-comunista: un buon modo di spendere un paio d’ore esplorando la storia dell’Albania.

La Galleria Nazionale d’Arte è un’altra meta immancabile: la collezione di opere nello stile del realismo socialista include esempi di propaganda politica, ma anche rappresentazioni di vita quotidiana in Albania, un’esperienza interessante per chi voglia capire meglio la cultura albanese del periodo comunista.

Nel pomeriggio, se il tempo lo permette, vale la pena di fare un salto al Monte Dajt, una montagna alta 1600 m. compresa nel Parco Nazionale del Monte Dajt. Raggiungibile da Tirana in funivia, il monte è una delle mete più belle dell’intera Albania, un vero e proprio paradiso verde con una magnifica vista sul mare, perfetto per godersi tutta la bellezza della costa mediterranea.

Ritornati in centro città possiamo poi concludere la nostra visita con un’altra cena al Blloku, magari facendo tappa alla Sky Tower, un bar ristorante panoramico che ruota su se stesso, offrendo una vista della capitale a 360 gradi. Consigliatissimo la sera, con le luci della città accese, per un’esperienza di Tirana unica e indimenticabile.